lunedì 8 luglio 2013

Avere un amico speciale... Pipino.

Sì, amico, parlo proprio con te! Amico speciale! Che cosa si intende per amico speciale?
Vedi, un amico speciale è come Peregrino Tuc (Pipino) per Meriadoc Brandibuck (Marry), è come Robin per Batman, come Poldo per Braccio di Ferro, come l’Italia per la Germania. Insomma, è l’amico un po’ sfigatello, sempre in secondo piano, con degli strani vizi altamente fastidiosi.
Pipino. Come mi è venuto in mente di citarlo? Un individuo fastidioso come la rucola tra gli incisivi. No, fan di Pipino, placatevi… quale ruolo significativo ha avuto nella trama Pipino? Attira i nemici giocherellando con uno scheletro…. Uno scheletro pieno di ragnatele… diamine, sarà stato pieno di Serratia marcescens, di Staphilococcus Aureus, di…  vabè, avete capito il concetto. Decide di scippare il Palantir a Gandalf, con l’intento di… guardarlo.
Pipino è il classico cazzaro del gruppo, quello che quando va in giro per Hobbiville urla in giro che ce l’ha lungo, sì, quel fuoco di artificio rubato a Gandalf è proprio lungo; è il classico ragazzo pestifero che ti fotte le carote e i carciofi dall’orto che hai coltivato con cura per lunghi anni e per il quale nutri tanto affetto. Ma arriva Pipino a distruggere i tuoi piani e i tuoi progetti.
Questa è una connotazione di amico speciale. 
Ma l’amico speciale, seriamente, è ciò che è Sam per Frodo… cavolo quanti esempi sul signore degli anelli che sto facendo. Lotr non è semplicemente un romanzo fantasy, diventa una vera e propria storia di amicizia, di amore, di viaggi e avventure, tutto nello stesso libro. Personalmente una delle frasi che più mi ha colpito è stata, ne “Il ritorno del re”:
Gimli: Chi pensava di morire combattendo fianco a fianco a un Elfo?
Legolas: E invece fianco a fianco ad un amico?
Gimli: Sì... Questo potrei farlo!
Bellissimo, poetico, struggente. L’unione di due civiltà, di due popoli da tempo divisi, in nome di uno dei più nobili valori, l’amicizia. E poi dai, diciamolo, Gimli con quella barba sarebbe il sogno di ogni elfo o donna.
Ma, come dicevo prima, la storia che viene maggiormente seguita è quella di Frodo e Sam.I nostri giovani eroi compiono un viaggio incredibile, affrontando terre inesplorate, terribili orchi, ancor più cruenti Uruk-hai, interminabili scalate lungo vertiginose montagne, per giungere infine alle pendici del Monte Fato, ove finalmente potranno unirsi in matrimonio per mezzo dell’Unico Anello. Ah, no, non era questa la storia? No, in effetti mancava qualcosa… * gollum gollum *
Gollum, anche detto Smeagle, un altro spasimante dell’Anello. Esatto, le persone tendono a sposarsi l’anello, non è un caso che alla fine lo chiamino “tesoro”. Anche Gollum ha una bella storia di amicizia alle spalle: per entrare in possesso del sssssuo tesssssoro, a parte prendere lezioni da Nichi Vendola sulla pronuncia, ha anche dovuto assassinare brutalmente a mani nude il suo migliore amico nel giorno del suo compleanno! TANTI AUGURI!
Per tutto il film, Samvise, volgarmente battezzato Sam, segue fedelmente il
S suo padron Frodo, in una evidente parabola del rapporto Valvassore-Valvassino. Sam cura il giardino di casa Baggins, cucina per padron Frodo, lo protegge dai nemici, gli stira le camice, gli prepara il caffè la mattina fin quando l’Unico si intromette nella loro quotidianità e niente sarà più come prima. Soprattutto quando Frodo decide di fidarsi di Gollum, il quale lo pedina dall’inizio del film, ha cercato di strozzarlo, lo voleva morto e presenta una personalità schizofrenica per nulla rassicurante. Frodo, dotato di incredibile sagacia, decide di fidarsi di Gollum al posto di Sam, trattandolo pure come una merdina! Povero Samvise. Ciò che ammiro in Sam è la sua caparbietà, il suo coraggio, la fedeltà nei confronti dell’Hobbit che ama! E alla fine Frodo non può far altro che cedere al fascino del ricciolino dorato.

L’amicizia è un valore profondo, vitale per l’uomo. Una vera amicizia non ha termine con un litigio, per una diversità d’opinioni, perché su certe cose si va oltre. Fate come Sam: non fermatevi di fronte alla quattordicesima difficoltà che il vostro padron Frodo vi pone… andate avanti, chiedetevi quanto vale la sua amicizia e cosa rappresenta per voi. Ma soprattutto pensate a cosa significherebbe perdere la sua presenza, i suoi sorrisi, le esperienze vissute insieme.

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