venerdì 16 maggio 2014

Fauna e flora di facebook


Era il lontano 2009 quando per la prima volta ho scoperto facebook. All’epoca ero avvezzo alla frequentazione di forum come quelli di forum free e forumcommunity, in cui l’anonimato era uno status symbol. L’idea stessa di dover creare un nickname ti metteva nella condizione di considerare il web un mondo totalmente differente dalla realtà: la vita su internet e vita reale  erano due cose separate.
Optai per un personaggio che nessuno conosceva, dato che i nickname di Vegeta, Goku, Ken Shiro e tutti gli altri idoli della mia infanzia erano già occupati (che sorpresa!) e non avevo intenzione di essere associato al degradante nickname “1Vegeta9651”. Dovevo essere originale, cazzo!
Provenendo da un mondo in cui pronunciare anche solo il proprio nome era un reato penalizzabile con un BAN a vita, potete ben comprendere il mio sgomento nello scoprire l’esistenza di un “social network” nel quale eri obbligato a scrivere il tuo nome, il tuo cognome, la tua città e tutti i cazzi tuoi.
Evidentemente erano informazioni che risultavano essere assolutamente fondamentali per tutti i tuoi amici: all’epoca ne avrò avuti 2. Forse.
Con lo sputtanamento dei social network, facebook divenne una reale moda: se non erro, ci fu anche un periodo in cui si era quasi obbligati ad aggiungere gente random per ottenere un numero di amici più elevato. Wow. Darwin, ricordami di chiamarti per farti rendere conto delle stronzate sull’evoluzione che dici.
Probabilmente sarà dovuto al “gotta catch’em all” di quel periodo, che la bacheca mi si riempì di una serie di individui in grado di arricchire il microcosmo del web, nonché di ampliare la mia conoscenza della natura umana. Andiamo a studiare alcune delle specie di facebookiani che più frequentemente osserverete imbrattare la vostra bacheca.
1-IL TIFOSO: è l’utente che dal lunedì al venerdì è sempre offline, se non per qualche status del tipo “sono gay” o “a me mi piace la banana” scritto da qualche amico particolarmente in vena di simpatie.
Da questa condizione di profonda inerzia, il tifoso si risveglia nel weekend, quando la bacheca si tramuta in un ring di wrestling ove le diverse sottocategorie di tifosi si confrontano. Fra queste menzioniamo:
1.a) Il milanista: La maggior parte sterminati a settembre, i milanisti sono ormai rari come gli automobilisti che al semaforo non si scaccolano. Loro eventuali comparse colgono di sorpresa un po’ tutti e sono associate alle sconfitte dei rivali di sempre, interisti e juventini.
1.b)L’interista: un antico proverbio in sanscrito enuncia: “U gatt gnor c’ vid a te, s’afferm, s’ gratt le chigghiun e disc: pass apprim tu”. Interpretando le parole del poeta, il tifoso interista emana la stessa aura rassicurante di un gatto che ti attraversa la strada, mentre urta uno specchio facendotelo cadere ai tuoi piedi, costringendoti ad arretrare e a passare sotto una scala aperta.
Non pago delle sconfitte in campionato, in Europa, e in tutte le coppe, decide di sfogare il suo astio su facebook, solitamente entrando in disputa con lo Juventino.
1.c)Lo Juventino: è forse la categoria di più facile riscontro su facebook. Peculiarità dello Juventino è quella di non essere mai banale: non aspettatevi dei post come “evviva abbiamo vinto, siamo i più forti”. Prima di essere un’esultanza, il messaggio dello juventino deve racchiudere il suo totale disprezzo per i suoi avversari, tali GUFI. Indipendentemente da questo interesse ornitologico, lo Juventino tiene a precisare (senza che alcuno abbia avuto il tempo nemmeno di metterlo in dubbio) che loro non rubano, che anche se avessero rubato avrebbero comunque meritato la vittoria e che sono comunque 32 sul campo. Devoto al culto di Alex Del Piero (impostato quantomeno come immagine del profilo), lo juventino è solito incitare all’odio la tifoseria di tutta Italia, facendo degenerare il suo stato in una discussione con 235 commenti in cui viene messa in discussione la pudicizia delle rispettive genitrici.
1.d)Il Barese: Fatto loro lo slogan “Senza Mattarrese il ritorno del barese”, i tifosi baresi sono costituiti da ferventi credenti nel mito della resurrezione della loro squadra del cuore, U’ Baaaar. Il loro odio per le “strisciate” è secondo solo a quello che provano per i “Doppio-fedisti”, i tifosi occasionali del Bari che si dirigono al San Nicola solo quando è di moda per farsi i #selfie.
Il vero tifoso barese è quello che va in Curva Nord e, incorporata l’essenza di canna e marijuana, sfoggia un addome tanto peloso quanto globoso al grido “No al calcio moderno”, mentre insieme agli amici di sempre da poco usciti di prigione consuma avidamente una teglia di parmigiana.
Catechizzato all’insolita passione per i galli, il barese durante la partita vi farà una telecronaca minuto per minuto come nemmeno un Fabio Caressa con qualche chilo in meno sarebbe in grado di fare.

2)IL POLITICO: Il politico è l’utente che è solito pubblicare aggiornamenti provenienti da la Repubblica (criticandoli, perché giudica il giornale di parte), condivide notizie provenienti dal Corriere (non approvando il contenuto dell’articolo perché tratta argomenti troppo leggeri), cita il Fatto Quotidiano (stavolta lo insulta pesantemente)… insomma, è un cagacazzo puro.
Fra un selfie e un #compratelabari, appariranno per contrasto i suoi post impegnati, mentre lui si danna l’anima per combattere quel mondo di apparenza che lo circonda… e che solo un vero leader potrà salvarci dall’oblio. Chi sarà quel leader?
2.a) Il Grillino: ha una sola fede, la parola di Beppe. Perché se lo dice Beppe, è così. E se non sei d’accordo, ti devi informare. E se anche ti sei informato, non sei informato abbastanza. Sono ragazzi meravigliosi (cit.).
2.b) Il Berlusconiano: Esistono ancora? Esiste ancora gente in grado di votare un condannato? Ma ovvio che sì! A noi italiani piace ridere, piacciono le donne, piace il calcio… questa tripletta si esprime con Silvio Berlusconi. Di solito illetterati, i Berlusconiani su facebook sono estremamente rari: mentre i grillini urlano al mondo il loro tifo, i Berlusconiani sono schivi, non scriveranno mai un post in cui ammetteranno uno snaturato amore per un uomo bassino, calvo, con un volto estremamente tirato per evitare la comparsa di rughe.
2.c) I Renziani: Dopo D’Alema, Veltroni, Prodi, Bersani, ecco che compare Renzi, l’homo novus, colui che dovrebbe cambiare l’Italia. Con le parole. Che dire, in generale gli elettori del PD sono soliti prendere limoni, per cui nulla di nuovo sotto il sole. Prepare your anus.

3)LO STUDENTE: Affetto da una sindrome di vittimismo patologico, lo studente è quello che mette come immagine del profilo immagini che vanno da celebri assassini del grande schermo a una immagine completamente nera, a testimonianza del lutto dovuto a bocciatura.
L’utente è solito postare immagini di sé mentre studia, oppure di cataste di libri sovrapposti per rendere il mondo partecipe del loro studio matto e disperatissimo (Leopardi, bitch pls); molto comuni sono foto a tazze ricolme di caffè, thè, o qualunque sostanza abbia la capacità di indurre stati di onnipotenza. Che si esauriscono al termine del primo paragrafo.
Solitamente pubblica immagini tratte da pagine Nerd con Gandalf che proclama “Tu non puoi passare l’esame” o altre chicche simili, mandando in crisi anche tutti i colleghi studenti nella sua condizione.
Esaurito.

4)L’INNAMORATO: l’utente innamorato è uno di quelli che ti fa perdere le speranze nel genere umano. Pubblica canzoni d’amore, solitamente tristi, in quanto non è ricambiato o, peggio, viene friendzonato, rendendosi altamente ridicolo di fronte agli amici che con molto tatto cominceranno ad insultarlo.
I suoi stati su facebook saranno citazioni che svarieranno da Dante Alighieri a Francesco Sole, frasi profonde che indicheranno il suo estremo disagio sociale come ad esempio: “Se qualcuno si comporta come se non gliene fregasse un cazzo di te... Non gli frega un cazzo davvero.“
Che equivale  a dire a=a. Grazie, non ci saremmo mai arrivati.

5)QUELLO CHE POSTA LA FOTO DEL GATTO: Sì, lo facciamo. Per far capire in che condizione di profonda sottomissione siamo. Inoltre alle femmine piacciono i gatti. Ave a te, oh felino.

6)IL FESTAIOLO: Non entra mai su facebook. Ha un account, la cui utilità è quella di vedere comparire sue foto estremamente improbabili durante feste o festini in cui il free-drink è implicito nella dilatazione delle pupille dell’utente in questione. Non da fastidio, per carità, ma la prossima volta cerca un posto più intimo per vomitare rispetto alla pista da ballo.

7)IL FANTAGIOCATORE: Anche lui non compare spesso. Quando lo fa, e leggi che Peppino Il Lungo ha pubblicato qualcosa, subito, attirato dalla novità come l’ape dal miele, ti fiondi a curiosare. La tua faccia quando leggi il suo status “Buffon Chiellini Bonucci Mexes…” non ha prezzo.
Quando compare, è per inveire contro la malasorte. Ti sono vicino.


Indipendentemente dalla categoria, qualunque utente di face book alla fine si porrà la stessa fatidica domanda: "Non credevo di avere 40.000 amici! Ma perché cazzo esco sempre con quei tre sfigati?!"